Prevenzione bullismo e cyberbullismo – Famiglie

Cyberbullismo

Il cyberbullismo è una forma di violenza e prevaricazione messa in atto da una persona o da un gruppo contro una vittima. Avviene tramite tecnologie digitali e per essere tale occorre che sia prolungata nel tempo.  Il cyberbullismo è una forma di prepotenza virtuale attuata attraverso Internet e le tecnologie digitali. Come il bullismo tradizionale, è una forma di prevaricazione e di oppressione reiterata nel tempo, perpetrata da una persona o da un gruppo di persone nei confronti di un’altra percepita come più debole. Ed è un fenomeno che interessa ragazzi e bambini di ogni età e genere, essendo in parte legato a bisogni della crescita espressi in modo problematico, come la paura di essere esclusi o la ricerca dell’ammirazione degli altri. Probabilmente conosci il bullismo dei tuoi tempi.

Ma con Internet, telefonino e altre tecnologie il cyberbullismo può colpire 24 ore su 24, ovunque si trovi il ragazzo o la ragazza presa di mira, e nemmeno casa può essere un rifugio sicuro. Sempre più inoltre, i due fenomeni – bullismo tradizionale e cyber – sono compresenti. Il cyberbullismo ha un pubblico potenzialmente enorme anche se in parte può rimanere anonimo. Questo può spingerlo a colpire in modo ancora più aggressivo e violento, dicendo cose che dal vivo non direbbe. E le conseguenze possono essere gravi e persistenti come nel bullismo tradizionale, anche se non c’è contatto fisico.
E’ importante che in quanto genitori possiate essere informati sul fenomeno del  cyberbullismo per poterlo prevenire e/o per rispondere in modo adeguato.

Come genitore, potresti avere delle incertezze su come interagire con i tuoi figli su questo tema. Quanto controllare? Come? Come stimolare un utilizzo sicuro?
Qualsiasi approccio educativo, non può che partire dalla consapevolezza dei loro bisogni affettivi, sociali e di conoscenza, che manifestano utilizzando Internet e tecnologie digitali. La prevenzione dei rischi presenti in rete, sono parte di un tuo progetto educativo più generale. Internet, visto il ruolo chiave per la loro crescita, può diventare un punto di incontro dove interagire con i tuoi figli.
Inoltre considera la scuola come una tua potente alleata. Lo stabilisce anche la nuova Legge 71/2017“Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” che attribuisce all’istituzione scolastica un ruolo fondamentale nella prevenzione, in stretta alleanza educativa con la famiglia.

Come accorgerti se sta accadendo?

Da una recente ricerca, emerge che il 35% dei ragazzi intervistati è stato vittima di cyberbullismo, ma solo 1 su 2 ha avvisato i genitori (Telefono Azzurro e DoxaKids, 2017). Quando i ragazzi non ne parlano direttamente, per accorgersene lo strumento più importante è il rapporto che hai costruito con loro. La comunicazione, il dialogo che avete. Se è buono, è più probabile che siano loro a dirti cosa sta accadendo.
Tuttavia, proprio per il tipo di violenza che subiscono, la confusione che provano, il senso di colpa e di impotenza, spesso le vittime si chiudono in se stesse e pensano di poterne, o meglio, di doverne uscire da sole. Si ritrovano così in un circolo vizioso da cui è sempre più difficile uscire.
Allora è fondamentale l’osservazione e, alcuni modi di comportarsi più di altri, potrebbero aiutarti a capire se c’è qualcosa che non va. Ovviamente, da soli, non vogliono dire molto: possono essere indice di altre problematiche o di una normalissima fase della sua crescita. Tuttavia se noti qualcosa del genere, potresti cercare di saperne di più:

  • Cambiano improvvisamente il comportamento con gli amici, a scuola, o in altri luoghi dove socializzano.
  • Sono restii a frequentare luoghi o eventi che coinvolgono altre persone.
  • Evitano l’uso di computer, telefonini e altre tecnologie per comunicare con gli altri.
  • Sono particolarmente stressati ogni volta che si riceve un messaggio.
  • Mostrano scarsa autostima, depressione, disturbi alimentari o del sonno.

Considera inoltre che non tutto ciò che accade online è cyberbullismo, cerca di capire come stanno veramente le cose per poter agire nel modo migliore.

Consigli per prevenire

Ogni progetto educativo varia necessariamente in base all’età e al tipo di rapporto che hai instaurato con i tuoi figli. Ecco alcuni consigli generali.

Comunica con i tuoi figli

Fai loro sentire che possono chiedere consiglio sempre. Ricordati che se temono punizioni o conseguenze negative sarà più difficile che si confrontino o chiedano consiglio.

Educali alla moderazione e al rispetto

Fai in modo che Internet e smartphones/telefonini non si sostituiscano alla vita “reale”. Tanto più si identificano in quello che condividono su internet, tanto più possono essere feriti da chi li andrà ad attaccare. Permetti loro di fare esperienze in cui comprendono “il punto di vista dell’altro”, in modo che anche online possano mettere sempre in atto comportamenti rispettosi delle opinioni altrui.

Parlate dei temi della privacy

Devono saperla gestire anche online e devono seguire delle regole che avete stabilito insieme. Non dovrebbero pubblicare mai dati personali né troppe informazioni, foto, video su se stessi, soprattutto di certi tipi (vai su sexting). I cyberbulli potrebbero utilizzare questo materiale per offendere, ricattare, screditare, ecc… . A seconda dell’età, assicurati personalmente che le impostazioni di privacy siano corrette. Se tuo figlio ha meno di 14 anni discutete insieme del consenso al trattamento dei dati (per saperne di più vai alla sezione PRIVACY).

Responsabilizzali: vince chi parla

Condividi un sistema di valori basato sull’ascolto e sul rispetto dell’altro, contro la violenza (fisica e psicologia) e l’omertà. Il cyberbullismo approfitta di un pubblico che a volte è spaventato e incapace di prendere posizione, altre affascinato e collusivo. Dovresti far capire che senza questo atteggiamento “protettivo” intorno, il cyberbullo non potrebbe agire.

Cosa fare se accade

Aiutali a farsi aiutare

Fatti raccontare come è andata. Fagli capire che, anche se potrebbero aver commesso degli errori, quello che sta accadendo non è colpa loro. Parla loro dei canali messi a disposizione per loro dal Safer Internet Center italiano, in particolare della linea di ascolto gratuita 1.96.96 . Dì loro che, ogni qualvolta avranno bisogno di un consiglio ma non se la sentiranno di parlarne con persone che già conoscono, potranno chiedere un consiglio o un aiuto alla helpline del Safer Internet Center. La helpline è attiva 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.

Se provocati online, consiglia loro di non reagire allo stesso livello

Se si viene provocati da un cyberbullo, è importante non reagire allo stesso livello. Non rispondere ai messaggi in chat, ad ogni commento, ai post, ecc.. .

Spiegagli che è importante conservare le tracce di ciò che accade online

A differenza del bullismo tradizionale, nel cyberbullismo si lasciano molte tracce. Spiega loro che, per poter intervenire in modo efficace, occorre che tengano sempre traccia dei messaggi e delle provocazioni ricevute: possono costituire una prova del reato. Ricordati che molte azioni presenti nel cyberbullismo sono perseguibili dalla legge.

Segnala i contenuti e blocca i contatti

Secondo la nuova Legge 71/2017“Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”,ciascun minore ultraquattordicenne (o i suoi genitori o chi esercita la responsabilità del minore) che sia stato vittima di cyberbullismo può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffusi nella rete. Se entro 24 il gestore non avrà provveduto, l’interessato può rivolgere analoga richiesta al Garante per la protezione dei dati personali, che rimuoverà i contenuti entro 48 ore. Il Garante ha pubblicato nel proprio sito il modello per la segnalazione/reclamo in materia di cyberbullismo da inviare a: cyberbullismo@gpdp.it. È possibile dunque bloccare, almeno parzialmente, l’azione dei cyberbulli, bloccando contatti indesiderati, salvando il testo di una chat, segnalando un contenuto al gestore del social network utilizzato. A volte può essere necessario contattare la Polizia Postale, se non sei sicuro puoi prima chiamare la nostra Helpline.

Ascolta i tuoi figli

Se vieni a sapere che tuo figlio è preso di mira, chiedigli cosa puoi fare per lui/lei e condividete come agire. Spesso hanno paura che il genitore reagisca in modo eccessivo, rendendo la sua situazione peggiore. Per capire come sta, esci dai tuoi panni e mettiti nei suoi, chiedendo aiuto se non sai come gestire la situazione

Se sei in difficoltà? Ecco a chi rivolgerti:

– Dirigente Scolastico della Scuola frequentata da tuo figlio

– Polizia postale

– Help line di Telefono Azzurro per Generazioni Connesse

Ricorda che il Safer Internet Center italiano mette a disposizione sia dei tuoi figli che tua una linea di ascolto gratuita 1.96.96. La helpline è attiva 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.

Sexting

Il termine sexting deriva dall’unione di “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare testo) e indica lo scambio o la condivisione di testi, video o immagini sessualmente espliciti (via cellulare o tramite Internet) che spesso ritraggono se stessi. Il sexting è un fenomeno ampiamente diffuso tra gli adolescenti.

La rete è il luogo dove moltissimi ragazzi e ragazze, come forse anche i tuoi figli, scoprono, esprimono, esibiscono e sperimentano la propria sessualità. Spesso con meno pudori e più libertà della vita reale, a causa delle caratteristiche del mezzo. Se esiste il sexting non c’è molto da stupirsi né da allarmarsi. Bisogna invece prendersi il proprio ruolo educativo anche qui, come in qualsiasi altro ambito della loro vita. Essergli sempre accanto (senza invaderli però) e aiutarli a tutelarsi dai rischi che, attività come il sexting, possono indurre.

Cosa rischiano

Non possono più tornare indietro

Tutte le immagini che spediscono via telefonino o postano e messaggiano online sono praticamente impossibili da eliminare in forma definitiva. Anche se, a pochi istanti dal click, se ne pentono. Qualcuno potrebbe averle scaricate o magari averle inviate ad altre persone, o addirittura potrebbe tirarle fuori dopo anni, rovinandogli la reputazione, creando problemi con il partner o magari sul lavoro.

Diventano più esposti e ricattabili

Un’immagine troppo spinta può essere usata facilmente da persone che vogliono danneggiare i tuoi figli. Un ex partner che vuole vendicarsi? Un cyberbullo? Uno stalker che attraverso la rete li ricatta? In un attimo potrebbero farla vedere a tutti o minacciare di farlo, e tu non avrai mai la possibilità di eliminarla o riappropriartene definitivamente.

Attirano malintenzionati

Dando una certa immagine di sé online, magari sul profilo di un Social Network, i tuoi figli attirano molte persone a rischio. Che potrebbero essere incentivate ad accedere ai loro dati personali o a tentare un adescamento online.

Possono infrangere la legge

Far girare foto del genere, anche tra minori, può essere considerato diffusione di immagini pedo-pornografiche, non tanto per chi le ha fatte, quanto per chi le ha postate, scaricate e condivise, rendendole pubbliche.

Consigli per prevenire

Parla loro di sessualità

Una buona educazione affettiva e sessuale può renderli più sicuri e consapevoli dal punto di vista emotivo e affettivo. A questo punto, controlleranno meglio l’invio dei messaggi troppo spinti. Saranno anche più lucidi sulle conseguenze e più indipendenti dal gruppo.

Insegna loro che Internet è per sempre

Con esempi, situazioni, video. Valutate insieme come, in pochi istanti, si possono commettere azioni da cui non si può più tornare indietro. Gli è già successo? Hanno degli esempi tra gli amici? Errori “virtuali” posso avere conseguenze “reali” nella vita di tutti giorni.

Educali al rispetto della privacy

E’ importante saperla riconoscere e rispettare: la propria e quella degli altri. E’ una sfida non facile, perché i tuoi figli sono nell’età in cui vogliono mostrarsi, partecipare, essere presenti il più possibile. Ma la privacy è un concetto chiave.

Se ne può sempre uscire

I tuoi figli devono sapere che in qualsiasi situazione, anche quella che sembra più difficile, c’è una via d’uscita. E che possono contare sempre su di te, senza timore di essere puniti: tutti possono sbagliare. Se sei in difficoltà? Ricorda che il Safer Internet Center italiano mette a disposizione  sia dei tuoi figli una linea di ascolto gratuita 1.96.96. La helpline è attiva 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.

Grooming – Adescamento online

Sebbene la Rete non sia assolutamente una “giungla” abitata da criminali che adescano i ragazzi, possono accadere brutti episodi. Certi “amici” potrebbero essere tutt’altro che quello che dicono di essere. E bisogna insegnare ai nostri figli come tenerli bene alla larga.

L’adescamento online o anche “grooming”, si verifica quando un adulto manifesta un interesse sessuale inadeguato nei confronti di un minore e lo approccia online con l’intenzione di iniziare una relazione o avere incontri dal vivo.

Ma a volte i minori non sono vittime passive. Può accadere che loro stessi facciano un uso di Internet inadeguato, cercano stimoli di natura sessuale andando incontro a situazioni a rischio. Questo può succedere molto più spesso se non hanno ricevuto un’educazione adeguata all’affettività e alla sessualità.

Cosa rischiano

L’abuso sessuale in un incontro dal vivo

A volte la vittima è “consenziente”, crede di fare ciò che vuole, inconsapevole delle conseguenze fisiche, emotive e psicologiche di una rapporto del genere. Un rapporto con una persona molto più grande, ad esempio.

L’abusante può ottenere immagini a sfondo sessuale

Potrebbe fare in modo che il minore spedisca foto o si faccia riprendere in webcam. La cosa è già perseguibile legalmente: si tratta di un vero e proprio abuso sessuale, anche se non c’è contatto fisico. Il materiale raccolto dall’abusante potrebbe essere usato per altro: attirare altri minori, essere venduto, scambiato, ecc. Ma anche per ricattare la vittima in una fase del loro rapporto e ottenere di più.

Ripercussioni psicologiche sulla vittima

Anche se non c’è contatto fisico, la vittima potrebbe subire implicazioni psicologiche, anche molto pesanti.

Consigli su come prevenire

Parlagli di affettività e sessualità.

I ragazzi che hanno avuto un’educazione affettiva adeguata, sono più sicuri emotivamente e quindi più pronti ad affrontare le situazioni, capendo quali sono i limiti e le conseguenze. Non commettono azioni che comportano rischi: perché sanno riconoscere i propri impulsi naturali e gestirli. In più, riescono maggiormente a riconoscere un pericolo e a non farsi manipolare. Non per ultimo, sanno a chi rivolgersi in caso di problemi, anche quando pensano di aver fatto un errore.

Ascoltali

L’ascolto è uno degli strumenti da privilegiare. Ovviamente un ascolto attivo, basato sullo scambio e il dialogo. Inutile insistere sulla “paura dello sconosciuto” su Internet, dove in realtà è molto stimolante interagire con persone nuove. Così come può essere inutile indagare in maniera invasiva sulla loro vita: innalza solo “un muro” insormontabile tra te e loro. Bisogna essere pronti ad accogliere ciò che arriva da loro, con apertura, attenzione e piena disponibilità, pronti a dialogare su tutto.

Decidete delle regole

Oltre a comunicare, è altrettanto importante stabilire o condividere (a seconda dell’età dei tuoi figli) modi di comportarsi che devono essere rispettati, per assicurare un utilizzo non pericoloso di Internet e telefonini. Le regole sono fondamentali. Devono essere chiare, i tuoi figli devono sapere che se le trasgrediscono ci saranno delle conseguenze. Le regole possono essere ridiscusse quando diventano adolescenti, ma l’ultima parola deve essere sempre la tua.

Impara a riconoscere

La comunicazione è il primo strumento per accorgerti di qualcosa che non va. Tuttavia potrebbe non essere sufficiente. Potrebbero sentirsi troppo colpevoli per aprirsi, o non rendersi conto di un abuso. A questo punto il saper riconoscere la situazione a rischio diventa cruciale. Ecco alcuni segnali possibili:

  • Uso eccessivo del computer o del telefonino. Fino a tarda notte e in modo nascosto. Minimizzando, o cambiando pagina in fretta e furia, quando si viene scoperti.
  • Nervosismo e aggressività quando non si può usare il computer o il telefonino.
  • Comportamento improvvisamente più sessuato: nel modo di fare, di vestirsi e nel linguaggio.
  • Auto-isolamento, perdita della comunicazione con gli amici e i famigliari. La vita “reale” perde importanza.
  • Regali ricevuti da qualcuno che non conosci. Magari webcam o cellulari.

Cosa fare se accade?

Ricorda che il Safer Internet Center italiano mette a disposizione  sia dei tuoi figli che tua una linea di ascolto gratuita 1.96.96. Se invece ti trovi in una situazione d’emergenza, o che mette a rischio l’incolumità di tuo/a figlio/a o di altre persone, chiama la Polizia Postale.

Pedopornografia

Per “pornografia infantile” si intende ogni tipo di materiale che rappresenti visivamente un bambino in atteggiamenti sessualmente espliciti, reali o simulati. Ma anche qualsiasi rappresentazione degli organi sessuali di un bambino per scopi essenzialmente sessuali.

Produrre questo materiale, e soprattutto diffonderlo, è reato penale. Anche se prodotto da una persona minorenne, come nel caso del sexting, si tratta di materiale illegale. In più, potrebbe essere riutilizzato da malintenzionati per gli scopi peggiori.

Segnalando materiale pedopornografico, e insegnando a segnalarlo, puoi aiutare le autorità a contrastare la diffusione di questo fenomeno davvero grave.

Per segnalare contenuti inadeguati puoi utilizzare il servizio Hotline del progetto Generazioni Connesse. Il servizio si occupa di raccogliere e dare corso a segnalazioni, inoltrate anche in forma anonima, relative a contenuti pedopornografici e altri contenuti illegali/dannosi diffusi attraverso la rete. I due servizi messi a disposizione dal Safer Internet Center sono il “Clicca e Segnala di Telefono Azzurro e “STOP-IT” di Save the Children. Una volta ricevuta la segnalazione, gli operatori procederanno a coinvolgere le autorità competenti in materia per rimuovere quanto indicato.

Dipendenze

La “dipendenza da Internet” può essere una vera e propria sindrome: riguarda ragazzi e ragazze che non riescono a farne a meno e, privati della Rete, provano un forte disagio che non attenuano in nessun altro modo. Ma al di là della patologia, piuttosto rara o molto estrema, un abuso di Internet e delle tecnologie è sempre negativo. Non è solo un discorso di ore passate davanti al computer. Internet dovrebbe avere un utilizzo “integrativo”, incentivando e accompagnando le attività dei tuoi figli nel mondo reale: divertirsi con gli amici, coltivare hobby, innamorarsi, fare sport… Se la Rete ha invece un ruolo “sostitutivo“, è un problema e bisognerebbe intervenire. I tuoi figli potrebbero rinchiudersi in una “nicchia mediatica”, attuando una vera e propria fuga dalla realtà: con conseguenze sociali e psicologiche. Sostituire amici reali con amici virtuali, smettere di fare sport e passare sempre più tempo in solitudine davanti ai videogames.

Come accorgersene

E’ importante prestare attenzione al loro comportamento quotidiano. Come passano il tempo? Cosa li interessa fuori dalla scuola? Hanno un numero sufficiente di relazioni di amicizia? Ma soprattutto, se hai con loro un buon dialogo, puoi chiedere e farti raccontare. Altrimenti ci sono dei possibili segnali, che spesso però sono normali atteggiamenti dovuti all’età.

  • Perdere interesse nelle cose che non riguardano Internet. Isolarsi dagli amici, abbandonando lo sport o altre attività, andando male a scuola.
  •  Sentire il bisogno di trascorrere sempre maggior tempo su Internet. Aumentare le ore e la frequenza delle connessioni di giorno in giorno.
  •  Manifestare un’assoluta dedizione a un particolare sito o videogioco. Oppure dedicare troppe ore ad aggiornare il proprio profilo.
  • Provare ansia e irritabilità, se non è possibile connettersi per un certo periodo di tempo.
  • continuare a stare troppo su internet nonostante la consapevolezza che questo può comportare o sta comportando problemi (fisici, sociali, scolastici e psicologici)

Contenuti inadatti

Navigando possono imbattersi in contenuti non adatti al loro livello di maturità. Immagini violente, pornografiche, razziste, ad esempio. Ma anche informazioni sbagliate che non sono in grado di mettere in discussione. Questo evento potrebbe turbarli o, in alcuni casi, trascinarli in una situazione di pericolo.

I tuoi figli sono in una fase della loro vita in cui stanno esplorando il mondo, studiandone i meccanismi, lo spazio che possono avere, le possibilità per esprimere la loro personalità. Internet rappresenta un archivio di informazioni infinito, che può soddisfare questo naturale bisogno informativo. Lo interrogano, lo sondano su una quantità di tematiche vastissima, ma soprattutto su argomenti intimi, dove a volte è difficile fare domande o esplorare direttamente.

In questo contesto, potrebbero imbattersi o cercare immagini violente, materiale pornografico, oppure incontrare blog, forum e social network che consigliano comportamenti alimentari e stili di vita dannosi, che inducono a disturbi come l’anoressia e la bulimia. Sebbene influenzino negativamente soprattutto ragazzi e ragazze già a rischio, ogni genitore dovrebbe informarsi, perché purtroppo si tratta di problematiche sempre più frequenti.

Cosa rischiano

Comportamenti dannosi

Se i tuoi figli utilizzano internet per avere informazioni mediche su diete, farmaci e trattamenti vari, potrebbero agire comportamenti dannosi senza rendersene conto. Perché non hanno ancora un senso critico e la capacità di valutare le fonti. Lo stesso vale per messaggi che arrivano da gruppi estremisti, o che suggeriscono condotte discutibili, irrispettose, violente.

Influenza della pornografia

Essere curiosi verso la sessualità è tipico della loro età e del tutto normale. Il problema però è il messaggio che lancia la pornografia, le nozioni riduttive sul sesso che possono influenzarli e il desiderio di emulazione. Tutte cose che rischiano non avendo ancora strumenti critici a disposizione e magari neanche un’educazione sessuale che li accompagna. In più, nei bambini più piccoli, la visione di queste immagini può essere molto inquietante.

Materiali spinti

Quando il materiale pornografico o comunque inadatto viene spedito deliberatamente ai tuoi figli, si può trattare di adescamento online o di sexting. Visita la sezione Sexting e adescamento online.

Consigli per prevenire

Verifica le capacità critiche

È importante verificare, di continuo, se i tuoi figli hanno sufficienti capacità critiche, responsabilità e competenze per navigare in modo autonomo. Se non sono ancora pronti, può essere giusto affiancarli sempre durante la navigazione, anche se hanno un’età in cui i loro compagni si muovono da soli. E in ogni caso è bene stabilire delle regole chiare su cosa possono fare o non fare online. All’inizio le imporrai, poi potrete discuterle insieme.

Parlagli di sessualità

E’ importante superare l’imbarazzo (utile solo in termini di rispetto della loro privacy) e dargli una buona educazione sessuale. Accompagnarli nel loro sviluppo affettivo, in modo che possano essere sempre più sicuri emotivamente. A questo punto, qualsiasi cosa dovessero vedere, riusciranno comunque a contestualizzarla, a dargli un’interpretazione adeguata. Conoscono il valore della sessualità, intesa come scambio reciproco tra persone che si rispettano: ben diverso dal messaggio della pornografia. Per saperne di più, scarica il PDF sulla prevenzione

Filtra i contenuti

Se i tuoi figli sono piccoli, puoi usare dei filtri sui browser (Google, Explorer, ecc..) o sui social  che escludono dai risultati della ricerca i contenuti per adulti. Ma ricorda che nessun filtro è efficace al 100%. E soprattutto nessuno può esonerarti dal tuo ruolo di educatore.

Segnala materiale pedopornografico

Tu o i tuoi figli vi siete imbattuti in materiale pedo-pornografico? Segnalalo subito. È importante per la tua famiglia ma anche per tante altre persone. Il servizio Hotline del progetto Generazioni Connesse si occupa di raccogliere e dare corso a segnalazioni, inoltrate anche in forma anonima, relative a contenuti pedopornografici e altri contenuti illegali/dannosi diffusi attraverso la rete. I due servizi messi a disposizione dal Safer Internet Center sono il “Clicca e Segnala di Telefono Azzurro e “STOP-IT” di Save the Children. Una volta ricevuta la segnalazione, gli operatori procederanno a coinvolgere le autorità competenti in materia.

Videogiochi

Come quando tuo figlio o tua figlia gioca all’aperto? E’ necessario chiedersi cosa fa tutto quel tempo fuori e chi frequenta. Allo stesso modo, in presenza di ragazzi che dedicano un tempo eccessivo ai videogiochi, ci si dovrebbe interrogare su quanto possa essere controproducente per loro un comportamento di gioco che non prevede pause o momenti di riflessione.

In certi casi, addirittura, un utilizzo eccessivo nasconde una dipendenza. Ma potrebbe esserci anche l’esposizione a contenuti dannosi e inadeguati così come la possibilità di entrare in contatto con persone potenzialmente pericolose. Infatti, sempre più spesso i giochi online danno ai ragazzi la possibilità di interagire con persone che si loggano anche dall’altra parte del mondo. Non è infrequente che anche episodi di adescamento online siano iniziati tramite una sfida a qualche gioco online.

Cosa fare se accade

Aiutali a ristabilire la quotidianità

Stimola la frequentazione di coetanei, la pratica di sport, cogli l’occasione per iniziare a condividere interessi in comune.  Allo stesso tempo, dovresti imporre regole su tempi e frequenza delle connessioni. Anche se le regole, da sole, servono a poco.

Vai alla radice del problema.

Se trascorrono così tanto tempo in Rete, cercando una dimensione affettiva e un senso di appartenenza, dovresti chiederti come mai ciò non è presente nella loro vita “reale”. Magari l’eccesso di Internet è solo un campanello d’allarme per un disagio più generale, o una situazione intorno a loro che non va bene.

Consigli utili…

Comunica con i tuoi figli

Uno scambio reale e sincero sui rischi e sulle possibilità di internet è il migliore antidoto ai pericoli che potrebbero incontrare i tuoi figli navigando. Vale più del dare regole inflessibili, come dimostrano diverse ricerche a livello europeo.

Questo scambio dovresti costruirlo a partire dal primo click e coltivarlo man mano, adeguandolo alle varie esigenze legate all’età. Ti consentirà di assicurarti che tutto stia andando bene.

Non si tratta di un rapporto tra amici: tu sei il genitore. Quando è il caso stabilisci le regole, mantieni una distanza nella relazione e nella libertà che concedi a tuo figlio/a (sempre di più man mano che cresce, valutando quanto alla luce della sua maturità) , prendi decisioni. Fagli capire che ci sarai sempre per ascoltare o per dare un consiglio, così come rispetterai i loro silenzi e i loro dubbi.

Non dimenticare che quando i tuoi figli sembreranno saperne molto più di te di tecnologia, avranno ancora bisogno di un confronto: sanno utilizzare computer e smartphone, non sempre tutelarsi anticipando i possibili pericoli ed agendo di conseguenza. Anche online, in molti casi, affrontano la loro vita affettiva, i primi amori, l’identità all’interno del gruppo, l’immagine a scuola… Su queste tematiche saranno sempre alle prime armi e grazie al dialogo potranno confrontarsi con te.

Consigli per migliorare il dialogo

Non li tempestare di domande, rispetta gli spazi e i loro tempi, ma crea anche le occasioni buone per parlare, soprattutto quando sono più grandi

  • Crea uno scambio dialogico sull’essere online: fatti raccontare cosa amano fare su internet e confrontati su ciò che invece fai tu.
  • Insegna strategie per tutelarsi online: domandando loro come si proteggono online e con chi si confrontano quando sono in difficoltà, cerca di insegnare loro come tutelarsi e di chi – e come – fidarsi.
  • confrontati con loro sulle esperienze di vita online dei loro amici: aiutali a costruire altre possibili soluzioni alle difficoltà che si possono incontrare online a partire da quanto accade ai loro amici
  • Insegna loro ad aiutare gli altri e ad essere leali: un internet più sicuro si costruisce anche attraverso l’attenzione e l’aiuto reciproco online
  • Trova occasioni per parlare di ciò che può succedere online: puoi, ad esempio, leggere un articolo interessante sui rischi di internet e commentarlo con loro insieme o farti consigliare un’app, un nuovo social o un gioco online che non conosci
  • Crea occasioni per fare cose insieme online: puoi, ad esempio, trovare un interesse o un hobby comune online
  • Man mano che crescono rinegozia le regole di navigazione: decidete insieme le regole anche se spetta a te l’ultima parola: quanto tempo utilizzare internet al giorno, cosa fare e non fare sui social, come gestire le password, i contatti con gli sconosciuti, le ricariche, ecc.. Ricordati che sarà un adulto adeguato solo se avrà avuto la possibilità di sperimentarsi e mettersi alla prova crescendo. Per questo occorre libertà (vigilata).

Accorgimenti

1. Cyber-attivati

Per te il Web è una terra inesplorata? Informati, apriti un profilo Facebook, usa Whatsapp… sarà utile e divertente, e scoprirai il motivo per cui i tuoi figli passano tanto tempo connessi. Ma ricordati di non invadere i loro spazi.

2. Entusiasmali

Soprattutto quando sono piccoli, aiuta i tuoi figli a riconoscere le opportunità del Web, mostra siti interessanti e interazioni costruttive. Ma coltiva i loro interessi anche fuori dalla Rete: musica, sport, amici, arte. Internet non può sostituire la vita reale.

3. Chiacchiera

Discuti con i tuoi figli dei rischi della Rete (e della vita). Diventa un punto di riferimento se volessero comunicarti qualsiasi dubbio o preoccupazione. Visita la sezione Comunica con i tuoi figli.

4. Sii un modello da seguire

Navighi in modo sicuro? Spegni il telefono di notte? Se il tuo rapporto con le tecnologie è sano ed equilibrato, probabilmente succederà la stessa cosa ai tuoi figli.

5. Non spiare, chiedi!

Più sei al corrente di cosa fanno i tuoi figli (chi frequentano, cosa gli piace, ecc..), più hai modo di proteggerli. Certo, senza invadere il loro campo e a seconda della loro età e maturità.

6. Metti un limite di sicurezza : Il Parental Control

Come far navigare in modo sicuro i nostri ragazzi, evitando contenuti potenzialmente nocivi o diseducativi? Il parental control o filtro famiglia è il sistema che permette ad un genitore di monitorare o bloccare l’accesso a determinate attività da parte del minore (siti pornografici, immagini violente o pagine con parole chiave indicative di contenuto potenzialmente dannoso) e anche di impostare il tempo di utilizzo di computer, tv, smartphone e tablet. Per sentirsi più sicuri e per permettere anche ai più piccoli di esplorare il web in sicurezza, è bene quindi utilizzare le funzioni di controllo parentale che si trovano ormai su ogni dispositivo elettronico connesso. Diffondere informazioni personali può essere molto rischioso. Decidete insieme cosa si può inviare/postare/condividere e cosa no. Visita la sezione sulla privacy.

7. Vai a scuola anche tu

È lì che i tuoi figli passano molto del loro tempo. Cerca di ricordare com’era per te, ti aiuterà a entrare in contatto con loro emotivamente. E fai riferimento ai loro insegnanti per scambiare punti di vista, conoscenze e informazioni importanti sulla vita scolastica e non solo… Il gioco di squadra premia sempre.

Parental Control

I filtri famiglia possono essere applicati su qualsiasi dispositivo, dal pc al tablet, dallo smartphone alla tv. Tutti i sistemi operativi, infatti, da Windows ad Apple fino a Linux si sono attrezzati per tutelare i minori dai pericoli del web con questo tipo di filtro.

Anche sui cellulari è possibile installare filtri e limiti, cosa opportuna considerando che sempre di più i ragazzi si collegano a internet tramite lo smartphone o il tablet e che l’età del primo smartphone si è molto abbassata.

I software di content filtering generalmente sono a pagamento, ma alcune funzionalità di filtro sono comprese nel browser installato.

Suggerimenti pratici 

Per i più piccoli, sono disponibili appositi browser che permettono di navigare solo su alcuni siti. E’ importante dare ogni tanto uno sguardo alla cronologia del browser.

Certamente i vostri ragazzi useranno molto YouTube. Si puo’ impedire l’accesso ad alcuni tipi di video con determinate parole chiave, impostando la “modalità di protezione” attraverso il link che si trova in fondo all’home page.

Anche per le chat è possibile  impedire al computer di accedere a determinati siti, con l’aiuto di programmi particolari, per i quali è meglio rivolgersi ad un esperto.

Anche su smartphone e tablet, come si diceva, sono possibili filtri e blocchi, andando alla voce «  Impostazioni » o ricorrendo ad apposite app, come Care4Teen, scaricabile gratuitamente da iTunes che monitora a distanza  siti, giochi, posizione via GPS, sms e chiamate dei ragazzi. Per i più piccoli c’è Kids Place, che permette la navigazione ma solo in determinati siti ed è disponibile gratuitamente su Google Play.

Esiste il metodo  « walled garden » o biblioteca di casa: i genitori scelgono i siti a cui i figli possono accedere, anche con differenze per età ; in questo caso l’accesso a tutto il resto non è possibile. Questa soluzione è semplice e adatta soprattutto per i  più piccoli.

Ormai tutti gli Internet Service Provider, cioè le aziende che ci permettono di collegarci a Internet, offrono un servizio di parental control,  che si può attivare e disattivare a richiesta con una password.

E’ possibile anche installare direttamente sul proprio pc un filtro, con diverse forme di azioni.  Si può stabilire di bloccare alcuni siti, con la possibilità di riabilitarne qualcuno se lo si ritiene utile. Il limite di questo sistema consiste nel fatto che bisogna aggiornarlo spesso perchè si può dire che ogni ora sono lanciati in rete nuovi siti nel mondo, così che è impossibile controllarli tutti manualmente. Ma ormai tutti i programmi-filtro hanno la possibilità di analizzare l’indirizzo o il contenuto in modo automatico : iIn tal modo entrano in azione immediatamente, perché verificano se i contenuti appartengono a una delle categorie che l’utente ha proibito.

Nell’utilizzo dei motori di ricerca è possibile attivare un filtro per evitare di ottenere link a pagine rischiose. Google lo chiama SafeSearch (Ricerca sicura) e si può impostare a vari livelli per il PC sul quale si sta navigando. L’azione viene svolta riducendo il numero di risultati di una ricerca, evitando quelli che contengono immagini o testi potenzialmente dannosi. Per attivarlo, occorre cercare nelle impostazioni del motore di ricerca e seguire le istruzioni.

Ogni giorno riceviamo mail indesiderate (SPAM), a volte con proposte truffaldine (« ti aspettano milioni di euro » !) o con proposte di sesso a cui spesso sono associati anche anche virus. Molti servizi di posta contengono già un filtro automatico, che guarda il mittente e le modalità di invio massivo. Ma è possibile rafforzarlo decidendo livelli più elevati di controllo, indirizzando subito nello spam il messaggio a rischio per evitare di visualizzarne l’anteprima.

Alcuni utili consigli

Ricordati che nessun sistema di filtraggio, in quanto mezzo « meccanico » può sostituire la presenza del genitore e può bloccare tutto il contenuto pericoloso o indesiderato per un bambino o un ragazzo. La supervisione del genitore è necessaria sempre! È importante sapere che i filtri sui video e sulle immagini agiscono pochissimo, mentre funzionano meglio sui testi.

L’uso degli strumenti e dei social accessibili ad un minore devono avere la supervisione del genitore anche per quanto riguarda ciò che i ragazzi scrivono o condividono. Alcune app non sono pericolose in sé ma può diventare pericoloso l’uso che se ne fa.

Ti serve aiuto?

Parla con un esperto

Se hai bisogno di parlare con un esperto di problematiche relative alla Rete chiama l’helpline di Telefono Azzurro. Vale anche per i tuoi figli: il Safer Internet Center italiano mette a tua disposizione una linea di ascolto gratuita 1.96.96. Puoi contattarci se vuoi chiederci un consiglio o un aiuto per supportarti nella tutela di tuo figlio online. Puoi chiamare quando vuoi, la linea di ascolto è sempre attiva.

Segnala contenuti illegali

Il servizio Hotline del progetto Generazioni Connesse si occupa di raccogliere e dare corso a segnalazioni, inoltrate anche in forma anonima, relative a contenuti pedopornografici e altri contenuti illegali/dannosi diffusi attraverso la rete. I due servizi messi a disposizione dal Safer Internet Center sono il “Clicca e Segnala di Telefono Azzurro e “STOP-IT” di Save the Children. Una volta ricevuta la segnalazione, gli operatori procederanno a coinvolgere le autorità competenti in materia. Il servizio e? collegato direttamente alla Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Contatta la Polizia Postale

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Il portale del SIC è stato ideato per fornire consigli, informazioni e risorse utili a navigare in modo sicuro e consapevole rivolte a bambini, ragazzi, genitori, docenti e operatori del settore. Per consentire una maggiore fruibilità degli strumenti e dei contenuti proposti, il sito internet presenta materiali ad hoc suddivisi per target @SaferinternetIT #sicitaliagenerazioniconnesse

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